Disallineamenti

2024, vasi, bibite gassata, fiori (Dalia o Crisantemo),  cassetta di plastica

In biologia e in altre scienze, il disallineamento identifica l’incapacità degli esseri umani di adattarsi ai cambiamenti dettati dalla rapida evoluzione. Negli ultimi anni, il termine è stato utilizzato in particolare per riferirsi alla difficoltà dei nostri corpi di rispondere alle sollecitazioni imposte dal progresso tecnologico e dai violenti cambiamenti climatici.
Le opere riflettono su questo fenomeno, mettendo in discussione i processi antropici di accelerazione che impattano sulle coltivazioni, causando squilibri come la disidratazione dei terreni.

L’attenzione è sulle monocolture – spesso realizzate con specie importate – che determinano uno sfruttamento estremo della terra, privilegiando gli attuali interessi di mercato rispetto alla sostenibilità dell’ecosistema locale.

I fiori immersi in bevande zuccherate dai colori artificiali suggeriscono un immaginario distopico e sottolineano il cortocircuito tra le sostanze che quotidianamente nutrono il nostro corpo e il suo stesso bisogno di cura.

Testo di Nina Fiocco

Foto: Fernanda Acosta
Mostra “Disallineamenti”, curata da Nina Fiocco per Error proyecto, Istituto Italiano di Cultura, Mexico City MX